Dove non arriva l’incuria arriva l’uomo. Con questa amara massima si apre la nostra scheda alla scoperta di Villa Raffo ai Colli. Ubicata vicino al nuovo centro commerciale Conca D’oro, in prossimità di un’ampia area archeologica, che appunto fu denominata della Conca D’oro, oggi la villa è in deprecabili condizioni. Ha origini settecentesche e si trova su un terreno che apparteneva ai Gesuiti. Ma come divenne proprietà dei Raffo? A quanto pare, un certo Nicola Raffo, facoltoso commerciante proveniente dalla Liguria, verso la metà del XIX secolo l’acquisì da Giuseppe Maria Gugino, Barone del Guasto o Vasto, forse riconducibile a quel Guggino che, all’epoca dei vicerè borboni, svolse le alte funzioni di Giudice della governanti del tempo che lo avevano sottratto ai Gesuiti, cacciati da Napoli e dalla Sicilia nel novembre del 1767.
La Villa, nel 1985 passò alla Regione Siciliana. Nel 1992 sono stati avviati i lavori di recupero che, sospesi per un certo periodo, proseguono tuttora. Nella vetusta e sgarrupata dimora si entra per mezzo di un portone sostenuto da pilastrini sormontati da vasotti. Dal portone possiamo avere accesso ai vasti giardini padronali. Va altresì specificato che i locali perimetrali venivano adibiti a magazzini e rimesse per attrezzature agricole. Nel baglio, che si apre sul fronte orientale della villa, è allocato il secondo ingresso. Da un arco posto a sinistra della corte si accede alla vandalizzata cappella del palazzo. Una volta avuto accesso ai piani nobili, ecco cosa è possibili ammirare o immaginare di ammirare: i saloni del primo piano con sovrapporta che rappresentano scene lagunari; un salone da ballo, che si affaccia sul terrazzo settentrionale (salone che presenta nelle pareti, gradevoli affreschi parietali, recanti scene di caccia ed agresti e che purtroppo oggi risulta in buona parte vandalizzato con graffi, incisioni ed altre barbarie). Infine, non può lasciare un segno alla nostra memoria il bel terrazzo con panchine in muratura e pavimento maiolicato (ristrutturato) da cui è possibile cogliere le vestigia di ciò che ormai resta della deturpata Piana dei Colli.
E. Drago
E’ possibile vedere queste ed altre foto presso la Mostra “Palermo è Arte…”, aperta da venerdì 8 gennaio 2016 fino a sabato 16 gennaio (domenica esclusa), presso la Real Fonderia alla Cala, nelle fasce orarie 8.30 – 13.00 e 15.00 – 19.00.. Il tema della rassegna è sulle due facce della Palermo artistica: il lato di quella recuperata, e il lato di quella da recuperare se non, nei casi più gravi, negata, perché spesso non accessibile a chi vorrebbe restaurare opere preziose che rischiano di sbriciolarsi lungo l’oblio della noncuranza nel tempo.