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[I Buccellati] Perché prima ancor di nutrire, il cibo riunisce

Di tutte le forme e dimensioni, ricoperti di zucchero a velo o glassati e pralinati, presenti dietro al bancone delle pasticcerie siciliane tutti i giorni dell’anno, essi acquistano tutto il loro valore proprio durante le festività natalizie: sono i buccellati. Dal latino “buccellatum”, nonché pane da trasformare in buccelli, bocconcini. Nascono così, probabilmente sulle tavole dell’antica Roma, queste piccole leccornie biscottate il cui ripieno varia di zona in zona, mantenendosi però inalterato nei suoi ingredienti principali.

Sfornare il buccellato siciliano non è da tutti. L’intento culinario è arduo e i preparativi anticipano l’impresa vera e propria di parecchi giorni. Gli ingredienti vanno reperiti con largo anticipo e fondamentale risulta la ripartizione dei ruoli. Come qualsiasi altra imponente opera gastronomica sicula, infatti, la preparazione dei buccellati necessita che almeno tre generazioni consecutive tra cugini, zii, genitori e nonni (di norma guidate dalle esperte mani di chi la tradizione l’ha prima appresa e poi tramandata) si riuniscano in uno dei pochi pomeriggi invernali che le vacanze natalizie ormai ci donano, per mettere in pratica i consigli, velatamente perentori, di chi quei dolci ripieni li prepara da decenni.

C’è chi grattugia il cioccolato fondente e chi sguscia le mandorle e i pistacchi; chi si occupa dello sminuzzamento dei fichi e della zuccata e ancora chi, fingendosi occupato, rimane con le mani in mano godendo dello spettacolo. Gli insegnamenti dei più anziani e le domande curiose dei più piccoli si intrecciano ai ricordi riesumati dagli odori dei prodotti della terra natìa; ed è così che, attorno ad un vecchio tavolo infarinato , sul quale si riversano disordinatamente utensili e ingredienti di ogni genere e provenienza, si snoda l’intimità più pura della famiglia siciliana.

La famiglia, quella vera, con la sua storia e le sue origini, che presentandosi come semplice sfondo di un’impresa culinaria, si impone invece come protagonista assoluto di quell’ormai sacro luogo di ritrovo.

Ecco che il cibo, con i suoi odori, fragranze, il sapore dei vecchi ricordi e delle nuove passioni, riesce a rappresentare uno dei punti cardine del folclore siciliano; perché prima ancor di nutrire, il cibo riunisce.

 

Ricetta Buccellato:

Ingredienti

Per la pasta frolla: 1 kg di farina tipo 00, 300 g di zucchero, 300 g di strutto, 4 cucchiai di miele, 10 g di ammoniaca per dolci, 1 bustina di vanillina, acqua q.b.

Ripieno: 250 g di fichi secchi, 250 g di uva sultanina,250 g di uva passa, 250 g di zuccata a dadini, 50 g di pinoli, 80 g di noci, 80 g di mandorle,la scorza grattugiata di due arance, 250 g di marmellata di mele, 250 g di cioccolata fondente a pezzetti, 300 g di miele, 300 ml di vino MarsalaFlours

 

Per la pasta: impastare la farina e gli altri ingredienti aggiungendo acqua quanto basta per ottenere un composto omogeneo e consistente. Avvolgere la pasta in un foglio di pellicola trasparente e lasciarlo riposare a temperatura ambiente almeno mezz’ora.

Per il ripieno: consiglio comune è quello di preparare il ripieno circa 24 ore prima della pasta, in modo che i sapori possano ben amalgamarsi tra loro.

I fichi vanno tritati insieme alla frutta secca, all’uvetta sultanina, alla zuccata e alla scorza delle due arance. Il composto ottenuto viene versato in un tegame, insieme al miele e alla marmellata, amalgamando il tutto a fuoco lento per qualche minuto. Aggiungere il marsala facendo in modo che l’impasto rimanga consistente. Se troppo liquido si può addensare con altri fichi; se troppo denso si può ammorbidire aggiungendo miele mescolato ad altro vino marsala. Una volta ben amalgamato, spegnere la fiamma e lasciare raffreddare.

 

A questo punto si può iniziare con l’assemblaggio. La pasta va stesa in sfoglie non troppo sottili ricavando dei rettangoli di circa 10×15 cm. Si distribuisce il ripieno al centro di ciascuno di essi, in modo da formare dei rotoli. Tagliare il rotolo in 2 o 3 parti, ottenendo così i biscotti ripieni pronti per essere infornati.

Adagiare i buccellati su una teglia rivestita di carta da forno e cuocere a 200° per 25-30 min.

Una volta raffreddati spolverare di zucchero a velo o, in alternativa, ricoprire di glassa e zuccherini.

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Dic 29, 2014Federica Fasciana
Compà che facciamo a Capodanno?Dopo 10 anni di intervallo comincia il secondo atto al Teatro Finocchiaro
Federica Fasciana
11 years ago Cucina, Tradizioni973
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