A Palermo esistono dei seri lavoratori che svolgono un ruolo assolutamente fondamentale per la nostra città. Cosa chiedono in cambio? Soltanto un caffè.Di chi stiamo parlando? Naturalmente dei Posteggiatori Abusivi.
I ragazzi di Lalapa e di Iniziativa Territoriale Palermo hanno deciso di scendere in strada e di intervistarli e nessuno di loro si è tirato indietro:
Gente normale, in sostanza, costretta a “guadagnarsi il pane” per “campare la famiglia” in maniera illegale. E forse neanche più di tanto visto che la legge non prevede la possibilità di una vera e forte azione legale per contrastare il fenomeno.
Il codice della strada, infatti, si limita a sanzionare con ammenda da 765 a 3.076 euro chi viene colto in flagrante, ma questo provvedimento risulta inutile se applicato ad un nullatenente. Diverso è il caso in cui una vittima denuncia per estorsione il posteggiatore, poiché trattandosi di un reato è prevista la reclusione.
E se il posteggiatore non è “forzivo”, ma il pagamento avviene solo “a facoltativa”?
In questo caso la vittima non è più una vera e propria vittima, ma più assimilabile alla figura del complice.
Già, perché – a prescindere dalla legge – se domani tutti i palermitani decidessero davvero di non pagare più i posteggiatori abusivi, questi non potrebbero più imporre il loro ruolo.
Utopia? Sicuramente, perché prendere una posizione così netta non è da tutti. Le conseguenze le conosciamo, le ritorsioni e i potenziali danni alle auto influenzano più di quanto si possa immaginare il nostro pensiero e il nostro modo di agire.
E proprio per paura passiamo da vittime a complici. La paura, infatti, può spingere anche il Cittadino più onesto alla condiscendenza e al pagamento, fino all’accettazione di una condizione imposta. Ma a lungo andare anche la paura si stanca e ci si accorge che non ha più senso lamentarsi di una tassazione autoimposta senza passare all’azione.
Seppur i siciliani siano un popolo lagnuso di natura e pessimista per comodità, seppur la lotta richieda uno sforzo, seppur conosciamo le conseguenze di una scelta dura e netta, noi abbiamo scelto di prendere posizione e di non rispondere più ad alcuna richiesta di denaro. Forse pecchiamo di ottimismo, ma in fondo nutriamo ancora la speranza che le cose possano cambiare, la speranza di sbagliarci e di essere sorpresi… da noi stessi innanzitutto.
Vi aspettiamo in via Maqueda Domenica 12 Giugno (dalle 15 alle 19) e davanti il Charleston di Mondello Domenica 19 Giugno (dalle 15 alle 19) per la distribuzione degli adesivi gratuiti che abbiamo deciso di esporre sul lunotto della nostra auto.
E tu hai il coraggio?