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Dopo 10 anni di intervallo comincia il secondo atto al Teatro Finocchiaro. A gennaio presenteranno il nuovo manifesto i due direttori artistici: Katiuska Falbo e Casimiro Alaimo.

Vi siete mai chiesti cosa si nasconde oltre quella saracinesca chiusa in via Roma con l’insegna Cineteatro Finocchiaro? Forse alcuni avranno ricordi dei film a luci rosse o delle rappresentazioni cinematografiche che animavano via Roma dagli anni 50 sino alla fine del XX secolo. Poi il nulla, dalla chiusura del 2004, il sipario è stato calato per ben 10 anni.

Chissà quanti pop-corn hanno venduto in tutto questo tempo. Il 31 dicembre inizierà il secondo atto di uno spettacolo che vede la cultura palermitana che sopravvive in agonia tra quello che potrebbe essere e quello che è.

Nella notte di Capodanno, questo teatro storico di Palermo vedrà una serata inaugurale in cui andrà in scena un Gran Varietà in stile charleston con attori e ballerini che, accompagnati da musiche anni 30, 40 e 50, si esibiranno sul palco dell’antico teatro Liberty. Lo spettacolo, che diventerà parte integrante della cena, prevista durante la rappresentazione, si concluderà con una serata danzante che avrà inizio alla mezzanotte. Dopo il debutto inaugurale, il Finocchiaro riprenderà la sua originaria attività di teatro. Non lo vedremo più, dunque, adibito a cinema come fu dagli anni 50 fino al 2004, ma ritornerà al vecchio splendore di teatro di intrattenimento, votato al varietà e al café chantant. Dal 10 gennaio, infatti, riaprirà le sue porte per una messa in scena gratuita che ripercorrà tutta la storia del teatro. Successivamente partirà la stagione 2015 a cura dei due direttori artistici, Katiuska Falbo e Casimiro Alaimo, che vedrà in scena Varietà, Burlesque, Can Can e teatro classico.

teatrofinocchiaro_viaroma

Costruito nel 1923, per volere del cavaliere Emanuele Finocchiaro, secondo un progetto dell’architetto Paolo Bonci, il teatro rappresenta un’importante espressione dello stile Liberty a Palermo. Una splendida struttura che contiene mille posti in tutto tra platea e palchi e un magnifico tetto lucernario apribile che permetteva persino di svolgere spettacoli “all’aperto”. Nel 1938, quando muore il cavalier Finocchiaro, il teatro è ereditato dai figli Silvio, Vincenzo, Rosita e Salvatore. Nel 1950 diviene cinema, con proiezioni di western e film di arti marziali. Poco dopo, il gioiello Liberty diventa cinema a luci rosse, dalle dieci del mattino alle sette di sera. Nel 1990 ritorna agli eredi Finocchiaro che hanno più volte tentato di ottenere i finanziamenti pubblici necessari alla ristrutturazione, senza però giungere mai a dei risultati. Successivamente viene chiuso per qualche anno, fino al 1998 quando viene affittato da Salvatore Siviglia che vuole farlo diventare ancora una volta cinema, ma nel 2004 chiude nuovamente il sipario.

Dopo una ristrutturazione a cura di Edoardo De Stefani e Maurizio Rotolo, il teatro si risveglierà dopo 10 anni nella notte di San Silvestro grazie all’opera di un gruppo di attori, i Bohemiens, che con passione e determinazione hanno riportato il teatro alla luce.

Per Informazioni sulla rappresentazione o sul teatro: 331.8799115 – 091334569.

Dic 29, 2014Giorgia La Marca
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Giorgia La Marca
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