

Dolcetti e altre forme di martorana
Tantissime sono le tradizioni siciliane, fra queste, una delle più sentite a Palermo è certamente la “festa dei morti”, che ricorre il 2 Novembre di ogni anno, occasione per commemorare i propri cari defunti, preceduta dal giorno di Tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, festa che commemora tutti i santi della storia cristiana.
La “festa dei morti” risale al X secolo, diverse sono le ipotesi da cui nasce l’idea di commemorare i defunti. Si pensa che ebbe origine su esempio di un rito bizantino che celebrava tutti i morti nel periodo compreso fra gennaio e febbraio; sembra riferirsi al racconto biblico di Mosè, periodo del diluvio universale narrato nella Genesi, nel cui ambito queste celebrazioni iniziarono proprio in onore di persone che Dio aveva distrutto per la loro cattiveria,

‘I pupi di zuccaro
periodo che cadeva tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre.
In onore a questa festa, l’antica leggenda siciliana narra che tra la notte dell’1 ed il 2 novembre i defunti vadano a visitare i propri parenti portando ai bambini dei doni, un siciliano sa bene la particolare atmosfera che viene a crearsi nelle case; i doni vengono nascosti in casa dai genitori e trovati dai bambini al mattino presto, come una sorta di caccia al tesoro, unici i sorrisi increduli dei più piccoli nello scartare i regali, “donati” da chi non c’è più.
In tutte le chiese vengono celebrate delle messe per la purificazione delle anime, una tappa fondamentale è sicuramente la visita ai propri cari defunti, i cimiteri si popolano di gente, e di fiori, le vetrine delle pasticcerie e le case siciliane si popolano di infiniti dolci tipici, dalle mille forme e colori.
Fra le varie specialità dolciarie palermitane tipiche di tale festività che vale la pena ricordare, vi è senz’altro la frutta di martorana, fatta con farina di mandorle e zucchero, i “pupi di zuccaro” (bambole di zucchero), e vari biscotti.

U’ Cannistru
In ogni casa è usanza comune creare un bellissimo cesto ricco di dolcetti, caramelle, frutta di martorana , biscotti tipici, chiamato “u cannistru”, pronto per essere offerto ai parenti e a chiunque faccia visita, perché sì, per un siciliano il miglior modo per accogliere un’ospite è sicuramente offrire qualcosa di speciale da gustare.
La mattina del 2 Novembre è la regola preparare la “muffoletta”, una pagnottella condita con con olio, sale, pepe, origano, filetti di acciuga, che dà il via a questa giornata con il sorriso sulle labbra.
Pertanto non c’è da stupirsi se in ogni città o paesino della Sicilia si respiri aria di festa, fiere con bancarelle stracolme di giocattoli e dolcetti eccezionali da assaporare, perché per un siciliano ogni cosa è motivo per far festa!