Piazza Garraffello si trova al centro della Vucciria, nel quartiere La Loggia (o denomiato anche Tribunali – Castellammare). Essa si estende tra le vie Argenteria, Materassai, Cassari, Garraffello e della Loggia.
La storia di Piazza Garraffello è molto articolata e risalente nel tempo, infatti già a partire dal 1553 vi ebbe sede il primo Banco pubblico, chiamato volgarmente “tavola”, che nel XVI secolo fu inglobato nel Palazzo Gravina di Ramacca. Bisognerà attendere il 1591, per vedere la fontana che è stata fatta installare dal pretore Andrea Salazar. Però originariamente non era stata posta nell’attuale posizione, in quanto era addossata alla Loggia dei genovesi: infatti la fontana è stata spostata nel 1754, e da allora non ha subito ulteriori movimenti. Molti palazzi nobiliari si trovavano su questa piazza (molti dei quali adesso vertono in uno stato di forte degrado), tra cui lo stesso palazzo Gravina, quello dei baroni di Genova, il palazzo Mazzarino e l’antico palazzo Zoppetta, quest’ultimo è passato ai duchi di Sperlinga ed, poi, ai duchi della Grazia.
A Palermo esisteva, dirimpetto alla porta principale della chiesa di S. Eulalia dei Catalani (che si trova in pieno mercato della Vucciria, lungo la Via Argenteria) – edificio di culto che venne edificato nel ‘400 dai commercianti Catalani, e che fu’ rivisitato e completato tra il ‘600 e l’800, tant’é che la struttura presenta un misto di stili che nel corso dei secoli vi si affermarono volta per volta – una fontana detta “Garraffo” e, nella piazzetta vicina, una fontana più piccola chiamata “Garraffello”.
La fontana Garraffello è posta al centro della piazza che da essa prende il nome, che deriva dall’arabo “Gharraf” ossia “abbondante d’
acqua”. Questa fontana, abbellita da alcune iscrizioni del poeta Antonio Veneziano, era formata da una grande urna dalla quale scorrevano, da otto canne di bronzo, le purissime acque che sgorgavano nella vicina piazza Caracciolo: bisognava dunque alzare la mano per attingere l’acqua, che era considerata curativa e per tale motivo, anticamente, le persone erano disposte anche a spostarsi di quartiere in quartiere per rifornirsi di questa acqua.
Oggi la piazza, durante il giorno, è teatro di uno dei mercati storici più importanti: la Vucciria. Purtroppo, però, tale mercato verte da tempo in un profondo stato di crisi, e si è visto sostituito dalle “putìe” serali/notturne che hanno reso la Vucciria – e piazza Garraffello in particolare – forse il luogo più frequentato dai giovani palermitani e non, divenendo luogo di ritrovo notturno e discoteca all’aria aperta (tra sonorità Reggae Muffn’, Trash, Funk, Hip Pop, Hard techno, Breakbeat, Dubstep), in cui è anche possibile degustare della gastronomia caratteristica.
Fotografie di Roberto Corrao – membro e co-fondatore di “Obiettivo 50mm”. Le fotografie contenute in questo articolo sono di proprietà esclusiva del suo autore e ne è vietata la riproduzione e l’utilizzo non autorizzato.
