







Durante i fine settimana di ottobre, Palermo si tinge di meraviglia. Il festival delle “vie dei tesori” offre, infatti, la possibilità di scoprire inaspettatamente la bellezza che si nasconde all’interno di edifici che affianchiamo spesso con indifferenza, ahinoi!

Villino Florio
Questo evento, giunto alla X edizione, incoraggia la visita di ben 90 luoghi del capoluogo siciliano: dai palazzi nobiliari alla necropoli punica, dalle chiese riccamente affrescate e stuccate alle cripte e catacombe, dal museo delle marionette agli archivi storici, dai teatri a dei luoghi più unici che rari come i qanat o i miqveh (rispettivamente acquedotti e bagni sotterranei).
L’incoraggiamento arriva dalla promozione di questi luoghi, dalla possibilità di visitare siti aperti al pubblico solo in occasione di questo evento, come la camera delle meraviglie, e forse dalla possibilità di poter accedere ai vari luoghi pagando solo 1 euro, ipotesi plausibile in tempo di crisi. Vedere i soffitti affrescati dal Borremans o essere spettatori di vedute mozzafiato sulla Conca d’oro attraverso la visita di cupole o campanili, non ha prezzo, o meglio, ha il prezzo di un cornetto al bar. Appare chiaro che il confronto non regga e scusate l’impertinenza, popolo amante del buon cibo, “non si vive di solo pane”.

Palazzo Zingone Trabia
“Le vie dei tesori” è un’iniziativa durante la quale i palermitani e i siciliani diventano turisti in città propria, nel “museo del Mediterraneo” in cui vivono ogni giorno, ma di cui molto spesso non ne conoscono i tesori. Così, questo evento porta la gente del luogo ad unirsi ai turisti stranieri nella scoperta della bellezza palermitana.
Inoltre, l’iniziativa consente di partecipare a passeggiate ed eventi musicali organizzati in occasione di questo appuntamento fisso, che quest’anno si conclude con la notte bianca nei siti riconosciuti dall’Unesco (dal 28 al 30 ottobre e con ingresso gratuito). Neanche i bambini sono esclusi dall’edizione del 2016. “Le vie dei tesori” apre le porte anche a loro con visite guidate, laboratori e passeggiate ad hoc (per i quali è richiesta la prenotazione).
Un evento, dunque, che non si fa mancare nulla e che incoraggia a scoprire l’arte e la storia del capoluogo siciliano. Per quale ragione allora non mettersi sulla via dei tesori palermitani e respirarne la bellezza e la rarità?
Per ulteriori informazioni sull’evento, consultare il sito ufficiale del Festival 2016: http://www.leviedeitesori.com/magazine/

Palazzo Bonocore

Chiesa di Santa Maria in Valverde