Con l’estate alle porte, le spiagge di Palermo sono già prese d’assalto. E così, come ogni anno, più le temperature salgono, più le zone balneari panormite, Mondello per prima, si popolano di cittadini, di automobili, di voci, e il profumo dei prodotti abbronzanti e delle varie protezioni solari coprono quello del mare!
Infatti Mondello è una delle località balneari più gettonata non solo dai palermitani, ma anche dai turisti: sia italiani che stranieri. Come ogni località turistica che si rispetti, anche a Mondello non mancano di certo dei monumenti: dal faro, all’antica torre di avvistamento, alle villette in stile liberty e Art Nouveau, all’antico Stabilimento Balneare di Mondello, ecc.
Insomma, per fare una similitudine con l’ambiente marino, potremmo dire che Mondello è una perla ben protetta dal guscio della nostra città e dal bellissimo parco de “La Favorita”; guscio che con l’aumentare delle temperature si apre e fa mostrare il proprio contenuto a tutti: palermitani e non.
E così, passeggiando sul lungomare di Mondello, al centro del golfo troviamo il citato “Antico Stabilimento Balneare di Mondello”, conosciuto come “Charleston”, il nome di un ristorante storico un tempo ivi ospitato, oggi sede del prestigioso ristorante “Le Terrazze”; ma qual è la sua storia?
L’Antico Stabilimento Balneare di Mondello, costruito a palafitta sul mare, è stato progettato dall’architetto Rudolf Stualker (il lavoro era stato originariamente pensato per la città di Ostenda, in Belgio, ma venne spostato nella località di Mondello a causa della maggior bellezza del paesaggio di quest’ultima: obiettivamente, volete veramente mettere a paragone Mondello con Ostenda? Tsè!).
L’edificio, unico nel suo genere, rappresenta una delle opere architettoniche in stile Art Nouveau più belle d’Europa. La realizzazione del progetto fu affidata all’impresa di Giovanni Rutelli, che riuscì a costruire un edificio resistente all’azione corrosiva dell’acqua e della salsedine, ultimando i lavori nel 1912. Lo Stabilimento Balneare di Mondello, fu inaugurato il 15 Luglio 1913.
Tuttavia non tutti conoscono la triste storia che c’è dietro ai progetti di bonifica dell’area di Mondello, che vede protagonista l’ingegnere milanese Luigi Scaglia. Egli, giunto a Palermo nel 1906 per seguire la Targa Florio, si innamorò di Mondello, e vedendo in esso qualcosa di ben più importante dei primi stabilimenti balneari estivi costruiti in legno, presentò al Comune di Palermo i suoi progetti (linee tramviarie che avrebbero collegato la città a Mondello, una serie di villette, uno stabilimento balneare permanente), accompagnati da una nota di entusiasmo, nella quale si leggeva:
«Il fine precipuo, o Signori, che si propone di raggiungere la Società che io ho l’onore di rappresentare, è quello di exploiter Mondello. Chi ha veduto una volta sola questo lembo di paradiso non può non chiedersi meravigliato come mai esso non sia il ritrovo quotidiano di quanti cercano nella visione del Bello ristoro e conforto. Nessun pittore ebbe mai nella sua tavolozza tanta varietà di verde quanto ne offre all’occhio estasiato l’immenso bosco di agrumi, di ulivi, di carrubbi che circonda, digradante al mare, il bel golfo turchino, specchiantesi in un cielo più turchino, chiuso tra il superbo monte Gallo e il nostro Pellegrino, sacro al poeta».
Nonostante tutto, l’amministrazione comunale affidò lo sfruttamento della zona costiera alla società “Les Tramways de Palerme” (oggi è conosciuta come “Mondello Immobiliare Italo Belga S.A.” ed è concessionaria della spiaggia di Mondello). Per questo motivo, nel 1914, ultimati i lavori di questa società, e inaugurato lo Stabilimento Balneare, l’imprenditore Luigi Scaglia, probabilmente amareggiato dal voltafaccia del Comune di Palermo e dei suoi progetti andati in fumo, pone fine alla sua esistenza con il suicidio.
Dopo oltre 100 anni, Mondello continua a donare una meravigliosa esperienza vacanziera ed architettonica, ma credo fermamente che se si venissero a conoscere certe storie legate ai monumenti (come questa appena narrata) Mondello, e più in generale Palermo, sarebbero visitate e vissute con maggiore stupore!
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